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Privacy: il termine trae le proprie origini dal diritto anglosassone e venne ereditato nel linguaggio italiano come sinonimo di riservatezza, da intendersi come pretesa delle persone ad essere tutelate contro l'indiscrezione. Con la diffusione delle banche dati e la conseguente possibilità di trasmettere informazioni relative alle persone, è evidente che tale diritto non può che giocare un ruolo di rilievo per la tutela dell'individuo a cui i dati raccolti negli archivi elettronici si riferiscono. Tipico dell'era informatica é il diritto alla tutela dei dati personali: quest'ultimo fa, infatti, riferimento a quelle fattispecie in cui un qualsiasi dato, grazie all'utilizzo di strumenti informatici, permette, da solo o messo in relazione con altri, di identificare una determinata persona. La rilevanza del dato personale e il suo conseguente trattamento giuridico viene sostanzialmente a divergere, a seconda che si tratti di:
A queste categorie corrispondono condizioni diverse perché il trattamento dei dati possa considerarsi legittimo. I dati debbono comunque essere ottenuti ed elaborati lealmente e legalmente, essere esatti e aggiornati, e soprattutto debbono essere pertinenti allo scopo. Alla persona a cui i dati si riferiscono si attribuisce il diritto di :
Il dibattito sorto intorno a queste tematiche ha messo in evidenza le difficoltà ed i rischi connessi alla realizzazione di istituti e procedure per l'esercizio di tali diritti. |